La cannabis si divide in due grandi ceppi: sativa e indica.
La sativa nasce in zone equatoriali come Thailandia, India del sud, Giamaica e Messico; l’indica ha le sue origini in paesi come Afghanistan, Pakistan, India del nord, Tibet e Nepal.
Queste due tipologie si differenziano sia per quanto riguarda la forma della pianta, sia per quanto riguarda l’effetto delle loro infiorescenze.
A livello estetico si notano differenze di foglie, altezza, forma e cime:
SATIVA | INDICA | |
FOGLIE | Punte lunghe e sottili | Punte corte e larghe |
ALTEZZA E FORMA | Alta e sottile | Bassa e cespugliosa |
CIME | Meno compatte | Più compatte |
Anche per l’effetto si differenziano, innanzitutto lo sballo da sativa si chiama high mentre quello da indica si viene detto stoned. La sativa è più indicata per il giorno e per stare in compagnia, avendo un effetto stimolante che dà euforia ed allegria, è l’ideale per chi voglia stimolare la propria creatività o lanciarsi in situazioni avventurose. L’indica va bene per la sera ed è idonea ad una fumata riflessiva mentre si è soli o anche in compagnia ma in situazioni comode e rilassate, avendo appunto un effetto molto rilassante che dà una sensazione di pace e tranquillità.
In campo medico, come ormai è risaputo e confermato dall’ organizzazione mondiale della sanità, la cannabis ha molti benefici ma anche questi sono diversi per le varietà sative e indiche.
INDICA:
- diminuzione della nausea;
- diminuzione del dolore acuto;
- aumento dell’appetito;
- aumento della dopamina e di conseguenza maggiore percezione del piacere;
- rilassamento muscolare e mentale;
- induzione del sonno.
SATIVA:
- effetto ansiolitico e antidepressivo;
- diminuzione del dolore cronico;
- diminuzione della fatica;
- aumento di attenzione e creatività;
- aumento della serotonina e di conseguenza miglioramento dell’umore.